In questo ultimo mese le pagine dei giornali riportano tristemente i numeri allarmanti di fenomeni di violenza contro le donne. Numeri che impongono una riflessione perché mettono in evidenza un fenomeno ampiamente diffuso, sul quale c’è ancora molto da fare.
- Nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3
- In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.
- Nel periodo 1 gennaio – 19 novembre 2023 sono stati registrati 295 omicidi (+4% rispetto allo stesso periodo del 2022), con 106 vittime donne
Cosa si intende per violenza
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, definisce violenza “l’utilizzo intenzionale della forza fisica o del potere, minacciato o effettivo, contro sé stessi, un’altra persona o contro un gruppo o una comunità, che comporta o ha una elevata probabilità di comportare lesioni, morte, danno psicologico, malformazioni o privazione” (OMS, 1996). Una definizione che mette in luce quanto, tale tipologia di vissuto, sia in grado di impattare significativamente sul benessere psicofisico della persona, sottolineando la necessità di contrastare un fenomeno davvero troppo diffuso. Ai reati maggiori si affiancano anche i cosiddetti “reati spia” che riguardano tutti quei delitti, indicatori di violenza di genere, espressione dunque di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta contro una donna in quanto tale. Sono gli atti persecutori o stalking (art. 612-bis c.p.), i maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.) e le violenze sessuali (art. 609-bis, 609-ter, e 609-octies c.p.).
La sicurezza delle donne al primo posto
Caledonia agisce con professionalità e dedizione nella tutela della sicurezza della persona, della sua incolumità e salute, anche in ambito privato e domestico. Caledonia svolge attività investigative per individuare eventuali comportamenti anomali o devianti che possono innescare situazioni pericolose per la figura della donna in ambito sociale o domestico. Uno staff altamente specializzato, in grado di operare con il massimo riserbo nell’analizzare i bisogni espliciti dell’interlocutore, come anche para-verbali e non verbali, grazie ad una profonda conoscenza di tecniche di ascolto attivo. Tutti questi elementi diventano una fondamentale forma di prevenzione per tutela la donna, nel suo ruolo sociale e familiare.