Truffe finanziarie e raggiri tra Italia e Svizzera

Truffe finanziarie e raggiri tra Italia e Svizzera

Truffa aggravata, appropriazione indebita, amministrazione infedele, cattiva gestione, omissione della contabilità, falsità in documenti, conseguimento fraudolento di una falsa attestazione. Un elenco infinito di reati per un 51enne che, tra il 2017 ed il 2022 ha operato diverse azioni criminose in Svizzera ai danni di finanziarie elvetiche, ottenendo finanziamenti con documentazioni false, o cedendo crediti utilizzando fatture false. La dinamica reiterata era di fare operazioni per la cessione del credito, consegnando fatture false alle finanziarie per ottenere circa l’80% del valore. Altre accuse riguardano contratti di leasing per auto di lusso, come Porsche Cayenne, Audi SQ7, non restituite alla disdetta del contratto. Non ultimo, compaiono anche truffe legate ai presiti Covid, tutte realizzate producendo i relativi documenti falsi.

Il perimetro della tutela

Ogni giorno si moltiplicano sulle pagine dei quotidiani fatti di cronaca che raccontano come le azioni criminali inquinino la nostra società. I fenomeni di truffe, raggiri, auto noleggiate mai restituite sono ormai all’ordine del giorno. L’unico strumento per tracciare un perimetro in grado di tutelare privati e aziende, è la prevenzione, affidandosi ad una società specializzata come Caledonia, titolata a livello prefettizio per lo svolgimento di indagini. L’attività di raccolta e recupero delle informazioni, che diventano prove da mostrare in un eventuale grado di giudizio, avviene attraverso una metodologia scientifica consolidata. Informazioni, fotografie, video che documentano un reato vengono sottoposte ad un’analisi oggettiva per avvalorare il quesito d’indagine e accertare comportamenti criminosi.