Il fatto di cronaca
Colto in fallo un dipendente di un’importante società che, nei giorni concordati per i permessi concessi per prestare assistenza ad un familiare con comprovati problemi di salute come previsto dalla Legge 104/92, non si è mai recato dall’assistito. Il comportamento negligente del dipendente ha dimostrato che l’individuo non è mai uscito dalla propria abitazione dalle 6:30 del mattino fino alle 21:30 di sera ed ha di fatto utilizzato i permessi per riposarsi. La Corte d’Appello ha quindi confermato la legittimità del licenziamento per giusta causa del dipendente.
Cosa prevede la legge
La legge 104 prevede che il dipendente può ricavarsi delle ore per la propria vita privata durante la giornata di permesso per assistere un disabile, a patto “che risultino complessivamente salvaguardati i connotati essenziali di un intervento assistenziale che deve avere carattere permanente, continuativo e globale nella sfera individuale e di relazione del disabile”. L’utilizzo illegittimo di questa tipologia di permessi da parte dei dipendenti, compromette il vincolo fiduciario stipulato con il datore di lavoro ed è causa di licenziamento per giusta causa.
Come contrastare questa pratica
Una strada che aziende e imprese possono adottare per monitorare i propri dipendenti evitando la diffusione di comportamenti lesivi che vanno a compromettere il rapporto tra lavoratore e datore di lavoro, è l’utilizzo di una struttura specializzata, intitolata allo svolgimento di un’attività investigativa di prevenzione e repressione di comportamenti illeciti da parte dei dipendenti.
Caledonia affianca il datore di lavoro con un ecosistema di servizi specialistici che pongono sempre la tutela della persona/azienda al centro del proprio operato.
Un team di professionisti è quindi in grado di individuare in maniera analitica tutte quelle situazioni che possono sfociare in pratiche dannose ai danni dell’azienda e approntare un’azione investigativa mirata per smascherare eventuali comportamenti illeciti.