Il Codice penale, all’art.646, definisce l’appropriazione indebita come la condotta di “chiunque, per procurare a sé o ad altri un profitto ingiusto, si appropria del denaro o della cosa mobile altrui, di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso. All’interno di un rapporto fiduciario come quello esistente tra un professionista e il suo assistito, sia esso una persona fisica o giuridica, in cui viene affidato un bene o una somma di denaro, l’appropriazione indebita determina una condotta lesiva del vincolo di fiducia e dell’interesse personale o aziendale della conservazione del patrimonio.
Il fatto di cronaca: commercialista in Brianza intasca 13 milioni di euro
Da anni, amministratore unico delle società che la sua cliente ha ereditato, fa perdere completamente le sue tracce. Avviate una serie di ricerche, è venuto alla luce che il professionista negli ultimi dieci anni aveva sottratto oltre 13 milioni e mezzo di euro. Le ingenti somme sarebbero state girate a società intestate all’ex amministratore e ai suoi familiari. La vittima, attraverso l’ausilio di un legale e di un’agenzia investigativa, ha svolto una approfondita indagine che ha portato alla formalizzazione delle accuse nei confronti dell’amministratore per appropriazione indebita aggravata e continuata, infedeltà patrimoniale, riciclaggio e false comunicazioni sociali. Tutto è stato messo nelle mani della Procura che ora attiverà le indagini del caso.
Indagini difensive: un valido supporto
Il reato di appropriazione indebita, secondo quanto stabilito dallo stesso art.646 c.p., comma 1 è punibile a querela della persona offesa. A fronte di un sospetto fondato, la persona offesa può acquisire prove a sostegno dell’accusa, svolgendo indagini difensive nei confronti del soggetto ritenuto autore della condotta illecita. Caledonia, grazie alla sua esperienza nella tutela dei diritti di privati e aziende, supporta gli studi legali in tutte le attività investigative collegate ad un procedimento penale.
Caledonia si avvale di figure professionali con solide basi giuridiche e comprovate competenze di carattere tecnico. Le indagini difensive partono dall’attenta analisi e profilazione del soggetto ritenuto autore dell’appropriazione indebita, per la costruzione di una solita tesi difensiva.